Allerta tonno in scatola: ecco quanto mercurio può contenere

Una cosa è certa, nessuno può davvero dire di non avere mangiato anche solo una volta nella vita in tonno in scatola, è un alimento già pronto e facile da utilizzare sua per un primo che per anche uno spuntino o come contorno. Non ci vuole molto tempo e di fatto è perfetto con ogni piatto.

Quello che per forse non tutti sanno è che è anche un alimento a cui prestare attenzione specialmente in questo ultimo periodo in cui è di fatto scoppiato un allarme per via della presenza di mercurio al suo interno. Un dettaglio non da poco che va ad intaccare il benessere del corpo.

Tonno scatta l’allarme dell’Ong

Pare proprio che l’allarme sia quello arrivato dall’Ong e comprende diversi Paesi europei, in totale si parla di 148 scatolette con un test di laboratorio che ha evidenziato la presenza di mercurio al suo interno, una lattina su due supera di gran lunga il limite consentito, insomma dovrebbero essere vietate alla vendita.

Il mercurio è un elemento nocivo per la salute, si tratta di una sostanza neurotossina che se ingerita non fa altro che portare a dei rischi di non poco conto per la nostra salute. Può intaccare il cervello e il sistema nervoso e anche interrompere lo sviluppo del feto o la crescita del bambino.

E ancora…

Il mercurio è anche considerato cangerogeno e come se non bastasse dall’analisi che è stata portata avanti pare che più della metà delle marche presenti sul mercato hanno riportato la presenza di mercurio sopra i limiti di legge e quindi quelli autorizzati. Un dramma per la salute dei cittadini di tutto il mondo considerando la grande portata del problema che abbiamo poco prima citato.

  • Tonno in scatola
  • Allarme mercurio
  • Tante marche coinvolte

Tra i sintomi dell’avvelenamento del mercurio ci sono: perdita della visione periferica, sensazioni di formicolio a mani e piedi, mancanza di coordinazione dei movimenti, compromissione di parole e udito, debolezza muscolare e difficoltà nella deambulazione. Tutti problemi non da poco che portano a dei deficit di non poco conto e che non vanno mai sottovalutati.

Adesso non resta che scoprire come andranno avanti le indagini che stanno continuando a fare il loro corso e che si certo porteranno ad una risoluzione prima o poi. La sicurezza di chi compra questo alimento deve essere messa al primo posto, l’Ong lo sa molto bene e non sottovaluta il problema da nessun punto di vista.

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