La curcuma appartiene alla famiglia delle Zingibearaceae ed è una spezia particolarmente utilizzata nella medicina tradizionale indiana e cinese. Tuttavia anche in Italia si sta facendo sempre più strada e si usa per impreziosire alcuni piatti dandogli un sapore più singolare e unico; della curcuma però in questo caso si usa il rizoma, molto simile a quella dello zenzero anche se caratterizzata da un colore più acceso.
Questa particolare spezia viene spesso impiegata in fitoterapia anche se il suo massimo utilizzo è ovviamente quello culinario. Lei, infatti, si classifica come la regina di tutte le spezie e viene usata per insaporire molteplici ricette che vanno dai classici primi piatti fino ai dolci più semplici e più ricercati, passando ovviamente per i secondi sia di carne che di pesce.
La curcuma ha delle controindicazioni?
Come vedremo qui di seguito, il consumo della curcuma viene considerato piuttosto sicuro ma il consiglio che si dovrebbe seguire è quello di rispettare tutte le dosi indicate dal medico senza esagerare con le quantità in quanto l’eccesso potrebbe essere causa di problemi gastrointestinali quali ad esempio la nausea e la diarrea, tra le tante cose.
Inoltre sappiamo che il consumo della curcuma è assolutamente sconsigliato in caso di presenza di patologie particolari legate alle vie biliari oppure i calcoli alla colecisti; questo avviene perché la curcuma potrebbe andare a sovraccaricare troppo i reni e quindi potrebbero nascere delle complicanze. Inoltre questo consumo risulta sconsigliato anche per chi ha problemi di coagulazione del sangue.
Ma, quindi, la curcuma fa bene? Vediamo gli effetti sul cuore e il colesterolo
Partendo dal fatto che il nostro organismo ha una certa difficoltà nell’assorbire la curcuma, possiamo dire che assumerne 3 o 5 grammi ogni giorno, può avere i suoi ottimi benefici. Molto rilevante in tutto ciò è l’attività cardioprotettiva della curcuma nel senso che ha un’azione che favorisce la fluidificazione del sangue e della circolazione contribuendo a rafforzare il rivestimento degli stessi vasi sanguigni. Inoltre, per quanto riguarda gli effetti che ha sul cuore, sappiamo che questo consumo aiuta a prevenire le patologie cardiocircolatorie quali la necrosi e l’ipertrofia, proteggendo dai possibili infarti. Ma vediamo gli altri benefici:
- riduzione del colesterolo;
- aiuto nella perdita di peso;
- prevenzione del diabete di tipo 2;
- autoguarigione in caso di depressione;
- cicatrizzazione;
- contrasto dei bruciori di stomaco.
Un ottimo effetto che ci interessa sapere in questo articolo di oggi è quello legato al colesterolo e infatti possiamo affermare che la curcumina favorisce la sua riduzione dato che va ad agire a livello epatico andando a stimolare la produzione di bile contribuendo ad eliminare tutto il colesterolo in eccesso. Altro beneficio importante della curcuma è che questa riesce a proteggere il nostro fegato da quella condizione che viene definita come stress ossidativo ma non finisce mica qui.
La curcuma è anche nota per via dello stimolo che riesce a dare al metabolismo e per via dell’aiuto nella perdita di peso in eccesso in quanto va a coadiuvare la digestione, cercando di controllare i livelli di glicemia e andando a migliorare tutto il metabolismo lipidico. Questa spezia risulta anche utili per contrastare i bruciori di stomaco spesso provocati da celiachia o morbo di Crohn.